La mia necessità primaria è dipingere. Usare le mani per baypassare il cervello. Le mani sono un ponte tra la pancia, il cuore e il cervello.
Il cervello, invece, è una prigione. La società può controllare e formare il mio modo di pensare, ma non può controllare le mie emozioni e il mio intestino. Con la pancia si fanno le rivoluzioni (le rivoluzioni vengono sempre dal basso). Con il cervello si trova il sistema per adattarsi.
Con le mie mani posso lasciare sgorgare l'inconscio. Dar vita alle mie paure e ossessioni e allo stesso tempo vincerle e superarle. Compiere un atto rivoluzionario e liberatorio e allo stesso tempo terapeutico.
Mentre se penso razionalmente ad una mia paura ne vengo sopraffatta.
Mi interessa la pittura per manifestare la mia parte interna, permettendo all'opera di creare se stessa e di rivelarmi quello che lei stessa è.
E' per me fondamentale il farsi da parte, come se la mia individualità venisse meno per far spazio a qualcosa di più grande, che è l'opera stessa.
La necessità del video è nata spontaneamente come fosse un completamento naturale al fare pittorico.
Ciò che mi interessa maggiormente nel video è che mi consente di rappresentare il processo creativo in sé e non solo l'opera finita. L'opera viva, il suo processo, il suo farsi ( e nel caso di “Bosco in Utero” il suo disfarsi).
Cogliere il momento in cui stà per divenire opera. Non l'opera come traguardo di perfezione. Quello mi interessa di meno. Ciò che è interessante non è il traguardo, ma il viaggio che si compie per arrivare alla perfezione.
In secondo luogo il video mi interessa come supporto. Perchè in questo particolare momento storico lo sento come un supporto vivo.
La tecnica usata è la stessa di Kentridge e prima di lui di Piotr Dumala e altri animatori della scuola dell'Europa orientale, ovvero le cancellazioni.
Il punto di vista intimistico, vuole nella realtà portare alla luce una riflessione più ampia sul corpo, inteso come organicità portatrice di vita. Di fatto, il corpo è stato, negli ultimi 2000 anni di storia, privato della sua valenza. La sessualità, forza creatrice fondamentale per l'essere umano, fonte di vita, è stata relegata in modo alienante solo all'aspetto genitale.
E', di fatto, una forza che è stata impoverita, privata del suo aspetto vitale.
Qui si vuole parlare di un furto, operato dal Sistema dominante a danno di tutta l'umanità, specialmente nel suo lato femminile. E per femminile intendo una categoria appartenente ad entrambi i sessi.
L'idea portante è l'autopartorirsi. L'idea che ognuno di noi, nel corso della vita è chiamato a darsi morte per autogenerarsi a nuova vita.